Le mandorle per la preparazione dei dolci sardi

Fra i tipi di frutta secca sgusciata e più diffusa al mondo, le mandorle occupano un posto d’onore e racchiudono una scorta di benefici ed energia. Originarie dell’Asia centrale e ormai diffuse da tempo in tutta Italia, le mandorle fanno parte della tradizione culinaria del nostro Paese da diversi secoli.

Le mandorle possono essere consumate subito, tostate o crude, ma trovano soprattutto impiego nel comparto nella preparazione dei dolci tradizionali della Sardegna. Amaretti, gueffos, torrone, copulettas, papassini, sospiri e soprattutto gli amaretti, sono solo alcuni esempi di dolci tipici sardi che trovano nella mandorla uno dei suoi ingredienti principali, costituendone spesso la componente base.

Le necessità attuali tendono sempre più ad utilizzare le mandorle importate dall’estero perché risultano economicamente più convenienti; tuttavia, questa scelta comporta un abbassamento di qualità in termini di gusto e di durata dei dolci di mandorla.
Occorre pertanto assicurare alle aziende dolciarie locali la regolare fornitura di mandorle sarde, indispensabili per il mantenimento della tipicità e del prestigio che i tanti panifici e negozi di dolci in Sardegna mantengono intatto da generazioni con vanto e professionalità.

Il mandorlo in Sardegna vanta una lunga storia è un frutto che da sempre i sardi hanno coltivato e che entra nella composizione di quasi tutti i dolci tipici.
Si adatta molto bene al clima isolano e, rispetto ad altri alberi da frutto, necessita di una quantità minore di acqua (aspetto non trascurabile dato che la nostra regione deve affrontare l’annoso problema della siccità).

Croccanti e inconfondibili, le mandorle dolci sono una vera miniera di benefici. Che siano pelate (cioè, prive della loro inconfondibile cuticola bruna) o meno, costituiscono una fonte inesauribile e sempre a portata di mano.
Le mandorle sono eccellenti integratori alimentari naturali. Sgranocchiate da sole o accompagnate da altra frutta secca e disidratata, ritemprano immediatamente il fisico allenato di tutti gli sportivi al termine dell’allenamento e, oltre ad essere un elemento base dei dolci sardi, arricchiscono anche pietanze salate, conferendo un tipico sapore mediterraneo sconosciuto in altri Paesi.

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